La pandemia da Covid-19 ha dato un durissimo colpo a tutti i settori dell’economia, tra cui quello del gioco. In particolare, è il settore terrestre ad aver subito una vera e propria battuta d’arresto, con un calo senza precedenti nella sua storia.
A presentare la diapositiva di questo disastro è il Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che tutti gli anni analizza quelli che sono dati e numeri del settore del gioco e che, nella sua ultima edizione, ha studiato gli effetti di un cambiamento epocale come quello del Coronavirus.
Il gioco fisico è crollato nel 2020: il totale della raccolta è stato di 39,15, -13,5{2d5fe71e55c09750e584a557a2d257259fc3256a7050e1713f7342887eb4246a} rispetto al 2021 e -30{2d5fe71e55c09750e584a557a2d257259fc3256a7050e1713f7342887eb4246a} in comparazione con il 2019. Cresce sempre di più, però, il gioco a distanza, con un aumento del 20,28{2d5fe71e55c09750e584a557a2d257259fc3256a7050e1713f7342887eb4246a} rispetto all’anno passato. Al crollo del gioco terrestre, infatti, si è contrapposta una tendenza al rialzo dell’online, che è uno dei segmenti che non solo non sembra aver subito i contraccolpi negativi della pandemia mondiale di Covid-19 ma, anzi, sembra aver paradossalmente tratto beneficio dai provvedimenti di chiusura per il contenimento del contagio e dalle misure restrittive imposte ai cittadini.
Industria del gioco, necessaria la riforma
Alla presentazione del Libro Blu erano presenti i vertici dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dognare, con in testa il presidente Marcello Minenna. Il focus dell’evento si è incentrato sulle conseguenze della pandemia senza dimenticare il problema del gioco illegale e la necessità, urgente ormai, di una nuova regolamentazione. L’urgenza di una riforma è ormai pressante.
Il progressivo sviluppo del settore del gioco, infatti, rende necessario il varo di una riforma nazionale, perseguibile sul piano nazionale attraverso l’emanazione di un testo unico in grado di disciplinare in modo armonico gli articolati aspetti della materia, e derivata dalla necessità di tutelare i cittadini da un punto di vista sociale e sanitario, in particolare con riguardo alla prevenzione del fenomeno della ludopatia.